Anche la chiave WPA, per le reti wireless sembrerebbe insicura.
Nato per tamponare le falle del protocollo WEP, WPA è stato oggetto di ripetuti attacchi.
L'attacco sarebbe stato posto violando la chiave TKIP (Temporal Key Integrity Protocol) impiegata da WPA in un lasso di tempo relativamente breve, quantificabile in circa 10-16 minuti.
L'attacco può essere considerato una novità. I pericoli non sono però imminenti: i due ricercatori non avrebbero ancora avuto pieno accesso ai dati scambiati attraverso la connessione Wi-Fi protetta con WPA ma sarebbero riusciti solo a violare la chiave TKIP. E' il primo passo, questo, come commentano altri esperti.
Se WPA risultasse compromessa in modo significativo, potrebbe rappresentare un grave rischio per le aziende che stanno adottando il protocollo. Dove è possibile e' meglio impiegare il WPA2 (ad oggi del tutto inviolato), o far uso di reti VPN.
Ci sono moltissime periferiche hardware che supportano ancora il solo protocollo WPA e quindi impossibilitati ad usare altri protocolli piu' sicuri.
Arrestato per aver violato una rete Wi-Fi, ma è innocente
Il vicino di casa, avendo notato la sua connessione internet molto lenta, ha chiamato un amico per controllare se per caso c'era un guasto. L'amico aveva visto un IP estraneo nella configurazione del router, chiamato con lo stesso nome del ragazzo e aveva concluso che questi si era introdotto nella rete wireless prima forzando la crittografia e poi rendendo la rete libera a tutti.
Così, alle nove di sera dello scorso 5 ottobre, i poliziotti hanno arrestato il ragazzo, che è stato interrogato per molte ore e poi riportato a casa dal padre su cauzione, in attesa di ulteriori indagini.
Le indagini non sono mai avvenute: dopo dieci giorni una lettera nella cassetta della posta annunciava la caduta di ogni causa, la cancellazione della cauzione e la fine del caso, senza ulteriori spiegazioni.
Il ragazzo ha ammesso che potrebbe aver sbagliato nel cliccare sulla rete alla quale connettersi: nella sua zona ce ne sono 7, di cui ancora 2 non protette, come probabilmente era quella del vicino fino a prima dell'intervento della polizia.
Né avrebbe ragione di mentire: la rete wireless di casa sua è sempre stata in funzione e disponibile.
Difficile anche assimilare il sedicenne a un hacker in quanto non e' capace di cambiare neanche il nome del suo computer che è stato impostato dal padre.
E proprio il padre ha deciso di non lasciare cadere la vicenda, presentando una denuncia per arresto e detenzione illegale e richiedendo i documenti contenenti le testimonianze del vicino e dell'amico, in base alle quali la polizia ha ritenuto necessario intervenire subito anziché procedere prima a una verifica.Fortinet sotto attacco dal nuovo ransomware SuperBlack che sfrutta le falle di bypass dell'autenticazione. Mora_001 è il nuovo ransowar...
-
L' individuo, che pubblica su Facebook le generalità e le foto del battesimo di un infante/minore, senza il preventivo consenso dei geni...
-
Cos'è l'effetto clouding ? E' un disturbo fastidioso che soffre il TV LCD retroilliuminato a LED, soprattutto il tipo EDGE, con ...
-
Se il pc non parte segnalandovi errore nel driver nvlddmkm.sys e il vostro sistema operativo è windows 7 a 64 bit, allora scoprirete che il ...
-
Faceniff è l' applicazione che consente al malintenzionato di scovare in pochi minuti tutte le password dei profili Facebook di un utent...
-
Problemi con il browser Chrome, impossibile caricare siti in flash e video di you tube a causa di un problema abbastanza grave che causa un ...