ACPI\VEN_INTC&DEV_1056 driver per matherboard Asus rog strix z690-a

Nell'installazione di windows 11 sulle matherboard ASUS di ultima generazione, una periferica non viene installata per mancanza di driver disponibili, mentre con il sistema windows 10 tutto viene installato. La periferica sconosciuta ha come ID hardware:

ACPI\VEN_INTC&DEV_1056    -    ACPI\INTC1056    -    INTC1056.

La periferica sconosciuta è Intel (R) serial IO GPIO Host Controller - INT1056

I driver Intel versione 30.100.2129.8 WHQL del 13 luglio 2021 non installano il driver perchè la firma digitale non è riconosciuta in windows 11, e quindi risulta impossibile installare un driver se non certificato dalla microsoft, mentre i driver s'installano automaticamente con windows 10. Sul sito Intel non esiste nessuna soluzione, anche installando il software Intel che controlla automaticamente i drivers installati. La soluzione è la versione del driver aggiornata uscita il 20 agosto 2021 Intel versione 30.100.2134.22 WHQL. Per scaricare il file cliccare qui. Per installare cliccare, eseguendo come amministratore, il file install.cmd e dopo riavviare il computer.

Il fisco ci controlla anche tramite Google Maps

Non solo bisogna prestare attenzione a tutto ciò che si posta tramite i social network, un' altra arma che usa l’Agenzia delle Entrate e la polizia locale per effettuare controlli incrociati sfruttando tutte le prove raccolte sul web, è proprio l'app Google Maps. Hanno ammesso di fare ricorso a prove definite come fonti aperte per effettuare i controlli utilizzando siti e social network per ottenere maggiori informazioni sulle case di lusso, accatastamenti e pannelli pubblicitari non autorizzati.

Anche la Guardia di Finanza, in una circolare del 2018, utilizza tali fonti, per cercare false Onlus nate in realtà con il solo scopo di evadere le tasse. Così l' Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza utilizzano sistemi moderni per le proprie indagini, fra cui pagine web, social network e articoli di giornale, per verificare possibili incongruenze tra le dichiarazioni dei redditi e i patrimoni reali.

Qui entra in gioco uno strumento versatile come Google Maps, che sfrutta un algoritmo appositamente istruito. In questo modo attraverso la nota app è possibile identificare gli immobili di pregio, in particolare quelli più isolati e non facilmente raggiungibili, ma anche piscine e campi da tennis, che i relativi proprietari potrebbero aver dimenticato di inserire nel 730 o nel modello unico. Un semplice controllo incrociato che verifica se i redditi dichiarati sono troppo bassi per giustificare il reale tenore di vita e scattano gli accertamenti.

Anche la Francia, lo scorso anno, ha dato via libera alla lotta contro l'evasione utilizzando gli stessi strumenti, con un occhio di riguardo alle foto delle vacanze o delle cene, per scoprire i furbetti delle dichiarazioni false. Nel 2010 la Grecia ha utilizzato Google Earth per identificare oltre 16.000 piscine non dichiarate dai rispettivi proprietari, che sono ovviamente incorsi in pesanti sanzioni. Anche l’Unione Europea ha stanziato dei fondi per la realizzazione di un sistema di intelligenza artificiale in grado di portare su un altro livello la lotta all’evasione fiscale, sulla falsa riga di quanto sperimentato nel 2013 nel Regno Unito. Chi si appella al diritto alla privacy invece, trova i giudici concordi all’utilizzo degli indizi digitali per i controlli fiscali.

WathsApp aggiorna le impostazioni senza informare i clienti.

WathsApp ha cambiato le impostazioni di gruppo senza avvisare i clienti, una iniziativa lesiva aggiungendo alle sue impostazioni di gruppo la voce "TUTTI". Significa che il tuo contenuto può essere attaccato o spammato. Per reimpostare questo cambiamento e bloccare lo spam o aggiunte a gruppi sconosciuti, segui questa modifica:


1 - Apri WathsApp

2 - In alto a destra impostazioni

3 - Account

4 - Privacy

5 - Gruppi

6 - Cambiare la voce "TUTTI" in "I MIEI CONTATTI"


A presto

Attacco ai NAS Qnap per crittografare i file con password usando 7zip

E' Qlocker, il nome battezzato al ransomware, che usa al posto di un malware il software 7zip per crittografare con password i file dei nas QNAP. I file del dispositivo, vengono semplicemente compressi in archivi protetti da password, rendendoli inaccessibili. Uno sistema facile ed efficace, che non richiede la progettazione di un ransomware, ma l’uso di uno strumento conosciuto come 7zip. In questo modo i pirati hanno la sicurezza che i dati non saranno mai recuperati, se non in possesso di password. Infatti, gli strumenti di decodifica forniti dai pirati, potrebbero funzionare male, consentendo un recupero parziale, o nessun recupero, dei documenti crittografati. Il riscatto richiesto si aggira intorno ai circa 500 dollari in Bitcoin. I 20 wallet Bitcoin utilizzati dai pirati hanno ricevuto pagamenti per un totale che supera i 300.000 dollari. Il consiglio per gli utenti QNAP, è quello di applicare il prima possibile gli aggiornamenti per bloccare eventuali accessi indesiderati da parte dei pirati. La vulnerabilità (CVE-2021-28799) riguarda HBS 3 Hybrid Backup Sync, lo strumento dedicato al disaster recovery dei dispositivi QNAP. L’azienda ha rilasciato gli aggiornamenti per correggere la falla, ma nel frattempo, un gruppo di pirati informatici sta sfruttando il bug per crittografare i NAS vulnerabili.

Eliminare l'elenco di lettura su Google Chrome

Per eliminare l'elenco di lettura dalla barra dei preferiti di Google Chrome, digitare attraverso la barra degli indirizzi (come se fosse una pagina web):

chrome://flags/#read-later

Cliccare sul menu a tendina sulla destra della voce Reading List e selezionare Disabled.

Riavviare Chrome.

Cosa dovresti sapere su una VPN

I servizi VPN sono diventati servizi commerciali a pagamento. Ma la VPN è veramente indispensabile ? E' un servizio utile ? Nessuno sapeva cosa fosse una VPN e a cosa serviva. Le VPN erano utilizzate esclusivamente come estensione di reti aziendali ed erano riservate ad una ristretta cerchia di utilizzatori. Una VPN risolve il problema che qualcuno potrebbe intercettare il tuo traffico internet per spiarti ? Se ti stai collegando da una rete che non è tua, come il Wi-Fi pubblico, allora è tecnicamente possibile spiarti, ma ci sono dei limiti nel farlo. Ormai quasi tutti i siti permettono di utilizzare un protocollo sicuro per lo scambio dei dati ed è possibile proteggere anche le richieste di risoluzione dei nomi di dominio. Il vero anonimato in rete è particolarmente difficile da ottenere, anche disponendo del migliore servizio VPN al mondo. In Italia, nel 2020, un ragazzo è stato rintracciato dalle forze dell'ordine per aver pubblicato insulti razzisti su Facebook, pur avendo utilizzato una VPN. In genere una VPN permette di aggirare i limiti e le restrizioni imposte da alcuni siti per l'accesso ai loro contenuti. Non esistono tuttavia delle garanzie in tal senso perchè alcuni siti si tutelano dall'uso dei servizi VPN. Se occorre scaricare da casa si può proteggere il solo traffico BitTorrent tramite un Proxy, rinunciando alla crittografia. Una VPN che protegge tutto il traffico internet ha delle controindicazioni e qualsiasi sia il servizio VPN acquistato, un rallentamento è d'obbligo, specialmente se scegli di collegarti a dei server geograficamente lontani. Il repentino cambio di IP pubblico indotto dalla VPN fa scattare delle contromisure di sicurezza nei più popolari siti web come Google, Facebook, Paypal e questo è un grosso problema. Alcuni siti impediscono l'accesso da servizi VPN commerciali noti per ragioni di sicurezza. Se la tua connessione a internet salta, allora salta anche la connessione al server VPN, pertanto la tua privacy e anonimato possono venir meno. Alcuni servizi VPN ti promettono l'anonimato in internet, ma si trovano in paesi che da un punto di vista legislativo non possono farlo. Alcuni servizi VPN ti costringono ad installare software invasivo sul computer o app per lo smartphone, ma sarebbe meglio preferire soluzioni VPN nativamente supportate dal sistema operativo. Il mercato delle VPN è sempre stato legato agli utilizzatori del protocollo BitTorrent. Oggi non c'è un solo sito indice BitTorrent che non promuova l'utilizzo di un servizio a pagamento di questo tipo. Qualcuno potrebbe rintracciarti e chiederti di render conto di quanto hai scaricato ? In Italia sono noti numerosi casi di persone che si sono viste recapitare a casa lettere di richiesta di risarcimento danni causati da violazione del diritto d'autore. Si tratta di fatti risalenti al passato che suscitarono molto clamore per la metodologia ricattatoria utilizzata. A suo tempo, alcuni detentori di diritti discografici o cinematografici, si rivolsero ad agenzie private che andarono a scovare gli indirizzi IP utilizzati per la condivisione delle loro opere tutelate su rete BitTorrent. Questi indirizzi passarono di mano agli studi legali che si rivolsero ai provider italiani per ottenere le informazioni necessarie a recapitare una lettera ai loro possessori. Il suo contenuto, in sintesi, era: "Se paghi subito qualche centinaia di euro la faccenda si chiude qui, altrimenti ti portiamo in tribunale". Alcuni pagarono, altri si opposero e fecero delle class-action contro gli studi legali. La questione finì nel dimenticatoio perchè questo modo di operare da parte dei detentori di diritti era assolutamente irregolare. La situazione descritta è invece una pratica attualmente comune in Germania, mentre negli Stati Uniti e in Canada esistono le cosiddette lettere di richiamo che potrebbero portare alla disconnessione dell'utente da internet in caso di ripetute violazioni delle norme del diritto d'autore. Volendo rispondere alle domande di partenza, diciamo che l'attuale rischio in Italia dovuto al BitTorrent è minimo, pertanto gli slogan pubblicitari utilizzati fanno leva sulle paure della gente e sono indirizzati ad un pubblico straniero. Un servizio gratuito può essere equivalente ad un servizio a pagamento?  Una buona VPN gratuita, che sia affidabile e che abbia sufficiente banda allo scopo, in questo caso è equivalente ad una a pagamento. Se devi proteggere il tuo traffico BitTorrent o altre applicazioni che fanno un uso massiccio di banda internet (come lo streaming HD), non puoi affidarti ad una VPN gratuita. Devi sapere che la banda internet di un server si paga a caro prezzo, pertanto un servizio gratuito non può garantirti le prestazioni che ti occorrono . Il concetto fondamentale da tenere presente è che se il servizio è gratis, il prodotto sei tu. Una VPN dirotta il tuo traffico internet verso dei server che non sono sotto il tuo controllo, pertanto non sai cosa ne fanno. Il rischio è quello di essere spiati o tracciati e ricevere attacchi informatici (come un furto di dati) dallo stesso servizio che invece dovrebbe proteggerti. Se tra le tue necessità c'è quella di accedere a contenuti protetti da geolocalizzazione e devi avere a disposizione dei server VPN distribuiti in giro per il mondo, allora devi ricorrere ad un servizio VPN. In genere questi si trovano in Europa, per questioni legate alle prestazioni della connessione tra le parti. Chiunque abbia abbastanza competenza può realizzare una connessione VPN fai-da-te noleggiando un server VPS europeo a bassissimo costo. Il livello di sicurezza, da un punto di vista tecnologico, è pari a quello fornito dal servizio commerciale. La maggioranza degli italiani non avrebbe  bisogno di una VPN a pagamento. Le pubblicità di questi servizi fanno leva su paure e insicurezze delle persone, ma sono prive di fondamento.

Prestate attenzione a queste applicazioni Android che contengono il malware CopyCatz.

I malware nei sistemi operativi Android si manifestano spesso in applicazioni varie, e uno degli ultimi individuati nel Google Play Store è quello che il team di White Ops Researchers ha chiamato CopyCatz. Il malware è stato trovato in almeno 164 applicazioni e tra di esse pare ve ne siano anche alcune con milioni di download. In pratica, potrebbero essere infetti una decina di milioni di utenti Android che hanno scaricato un’applicazione con il malware CopyCatz dal Google Play Store e tutto questo non dovrebbe stupire più di tanto, considerando che il suo funzionamento è ingannare, imitando le app legittime e popolari, così da convincere le vittime ad effettuare il download. Dopo che è stato installato, il malware CopyCatz inizia a mostrare agli utenti annunci fuori contesto, oltre a contenuti potenzialmente pericolosi. Questo è l’elenco delle principali applicazioni con il malware individuate dai ricercatori:

3D Photo Editor – com.vmins.frameefects

Applock 2020 – App Locker & privacy guard – com.applock.meetink

AppLock New 2019 – Privacy Zone & Lock your apps – com.padgamestd.applock

Assistive Touch 2020 – com.teen.asasitivetouch.easytouch

Audio Video Editor – audiochin.com.mp3.cutter.ringtone.video.maker.trimmer

Audio Video Mixer – ttpjsc.com.mp3.cutter.ringtone.video.maker.trimmer

Battery Saver Pro 2020 – New Power Saver – com.lastwod.battery.saver.ram.cleaner

Block Puzzle 102: New Tentris Mania – com.tetris.blockpuzzle3d

Chronometer – com.chronometer.gnuh

DJ Mixer Studio 2018 – com.master.djsona

GPS Speedometer – com.lissandras.telannasi.free

iSwipe Phone X – com.goldese.controlcenter

Lock app with Password – Applock All App Protector – com.tklinkst.applock

loudest alarm clock ever – com.loudultrasound.alarmclock

Motocross Racing 2018 – com.ganplank.motorracing

Name Art Photo Editor – com.binkai.heartnameart

Nox Cool Master – Cool Down 2020 – cooling.cleanox.phone.cooler

OS 13 Launcher – Phone 11 Pro Launcher – com.launcher.ios13.ip11usa

OS Launcher 12 for iPhone X – com.landroid.ios12.ios12us

Photo Editor Awesome Frame Effects 3D – com.pipgamiz.photoeditor

Ringtone maker – Mp3 cutter – com.xmwork.ringmaster.maker

Ringtone Maker Ultimate: New Mp3 Cutter – com.castofworld.ringtonemaker

Secure Gallery Vault: Photos, Videos Privacy Safe – com.kovelp.securegallery

Smart Cleaner-Battery Saver, Super Booster – com.cleaner2020.myphone.pro

Super Phone Cleaner 2020 – com.phonecludner.memorycxeener.fsxtcharging

Video Music Cutter & Merge Studio – com.macthink.musictrimmer.mp3ringtonecutter

Wifi Key – Free Master Wifi – com.heimerdinger.wifi

Wifi Speed Test – pth.speedtest.PeaSoft

Wps Tester – com.veigar.dravenpthis

WPS WPA Wifi Test – com.vendra.ivernwpswpa

Google ha rimosso dal Google Play Store tutte le applicazioni segnalate da tale report ma gli utenti potrebbero non averle disinstallate dai propri smartphone. Se avete scaricato queste applicazioni, rimuovetele immediatamente.

Fortinet sotto attacco dal nuovo ransomware SuperBlack che sfrutta le falle di bypass dell'autenticazione.  Mora_001 è il nuovo ransowar...